di RAMTHA
Traduzione: Valeria Valli
Titolo originale: Gandalf's battle on The Bridge in The Mines of Moria (1998)
Diegaro di Cesena, 2004, Macro Edizioni (Davanti al Caminetto X)
ISBN: 88-7507-547-6
Br, dim. [hxl]: 166x110, pagine: 144, prezzo: € 7,50
Copertina: (non attribuita)
Note di copertina
Ramtha paragona l'attaccamento al passato e al dialogo interiore al mostro che Gandalf affrontò nelle miniere di Moria. Con la stessa sicurezza e forza bisognerebbe affrontare e impedire al passato di occupare la nostra mente, per realizzare una grande trasformazione e diventare dei risvegliati.
Il testo spiega come tenere a bada la personalità, come permettere all'osservatore di emergere, come manifestare molto velocemente qualsiasi cosa. L'osservatore è il nostro strumento verso l'onnipotenza, ma di solito viene usato quasi esclusivamente per soddisfare i desideri e i bisogni della nostra immagine.
Siamo come i morti che camminano, perché abbiamo lasciato che il demone (il nostro passato, il vittimismo e tutto il dialogo interiore) divorasse il cuore della nostra vita... Il giorno in cui direte al vostro passato "non puoi passare di qui", combatterete il demone e sarete trasformati, sarete pura volontà e questo sarà il giorno del vostro risveglio.
Indice
Introduzione a Ramtha di JZ Knight Capitolo Primo Le sacre sale dell'allegria e del riso Capitolo Secondo La pergamena di un maestro Capitolo Terzo L'autentica spada di potere dell'iniziato Capitolo Quarto Voi non siete mai morti Capitolo Quinto La sentinella alle porte della grande città Capitolo Sesto La conoscenza occulta di un maestro: l'alchimia del sé Capitolo Settimo Biologia cellulare e i circuiti del pensiero Capitolo Ottavo La Battaglia di Ganddalf sul ponte: "Non puoi passare!" Capitolo Nono L'evidenza che proviene dal bizzarro mondo dei quanti Capitolo Decimo Creare dei tracciati in quel novanta per cento del nostro cervello che non utilizziamo Capitolo Undicesimo Personalità dissociata, e gli effetti della mente sul corpo fisico Capitolo Dodicesimo Portare avanti una grande eredità Capitolo Tredicesimo Un bel mattino di autentica maestria e conquista di se stessi Conclusione
L'autore si firma Ramtha, e tracciarne un profilo biografico è un po' problematico dato che non è un essere umano, ma un'entità non meglio identificata che vive da 35000 anni e che si esprime parlando attraverso il corpo di una tale JZ Knight (nota: il libro in America è pubblicato dalla JZK Publishing, divisione della JZK Inc; a quanto pare la New Age rende bene...).
Il libro è la trascrizione fedele di una videocassetta in cui Ramtha (sempre attraverso JZ Knight) fa una lezione a dei discepoli, spiegando varie cose e tacendone molte altre per le quali rimanda ad altri libri da lui pubblicati.
Nel capitolo centrale del libro l'autore spiega che la lotta di Gandalf sul ponte di Moria contro il Balrog è in realtà simbolo di un'altra lotta, quella fra l'Osservatore e i demoni che ognuno di noi ha dentro di sé. Non chiedetemi cosa sia l'Osseratore perché non posso dirvelo, non siete abbastanza illuminati. Inoltre Ramtha fa notare che: "Si dà il caso che questi libri [Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, N.d.S.] siano stati scritti da un maestro che faceva parte della più grande società segreta massonica che ci fosse e che comprese la verità a un livello a cui voi ancora non la capite".
Consiglio finale: Prima pensavo che Il Regno dei Signori degli Anelli fosse fuffa pura, poi Tolkienology gli ha rubato lo scettro di libro più inutile, ma questo è proprio inarrivabile. Farlo gareggiare con gli altri sarebbe ingiusto: per classificarlo "fuffa" non è sufficiente, dovrei inventare una nuova categoria di insulsaggine.
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