di: William MORRIS
traduzione di: Roberta Rambelli
Napoli, 1980, Akropolis (Mondi Alternativi)
ISBN: n.i.
Br, dim. [hxl]: 210x145, pagine: 280, prezzo: Lire 6500
Copertina: Idea NaMa
Note di copertina
in una remota foresta simbolica, situata metaforicamente al di là del mondo conosciuto, c'èun reame che non è di questa terra. Per raggiungerlo occorre essere severamente qualificati: non basta vedere il proprio nome inciso a lettere d'oro, non basta possedere la croce e il triangolo nel proprio stemma. È essenziale che il destino stesso, tessendo una precisa trama di eventi, ci scelga lanciando un richiamo ineluttabile. Chi è chiamato vivrà nel Bosco oltre il Mondo le medesime avventure di Walter Golden, il protagonista di questo romanzo il cui viaggio non è altro che la figurazione romanzata dell'iter iniziatico che porta alla conoscenza superiore.
«The Wood Beyond the World», di cui questa è la prima traduzione italiana, venne pubblicato nel 1894: la sua descrizione di un mondo medievale trasfigurato fantasticamente lo fa considerare il capostipite della «heroic fantasy» moderna. Il suo autore, William Morris (1834-1896), pittore, architetto, poeta, romanziere, traduttore, viene considerato non solo uno dei padri dell'«industrial design» e dello stile «liberty», ma anche del cosiddetto «socialismo utopistico» in quanto viene ricordato solo come autore di quel «News from Nowhere» (1890) definito una «utopia anarcheggiante». Si dimentica, si «sterilizza» invece il periodo conclusivo della sua attività artistica, quello durante il quale scrisse e pubblicò quattro romanzi fantastici, di cui il primo è quello che qui si presenta.
Come molti altri scrittori, Morris merita una rilettura ed una nuova interpretazione in chiave simbolico-tradizionale per metterne in risalto tutti i lati ed i pregi nascosti. È quello che fanno nel loro ampio saggio introduttivo Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco i quali, indagando fra le allegorie del romanzo e fra le pieghe della vita del suo autore, hanno ricavato impressioni e suggestioni del tutto inedite. Ad esempio, qual è il senso riposto del nome di Walter Golden e del suo stemma? Perché intraprende il suo viaggio su una nave dal nome femminile? Cosa simboleggia il misterioso terzetto che lo segue (la Signora, la Fanciulla e il Mostro)? Cosa c'è dietro i muro che separa il Bosco dal nostro mondo? È possibile interpretare tutto il libro come la trascrizione della Grande Opera alchemica? Cosa si celava dietro la facciata «socialista» di Morris? Da quale fonte trasse gli insegnamenti esoterici trasfusi nei suoi romanzi? Che rapporti aveva con i Preraffaelliti? E con Dante Gabriele Rossetti? Che senso assumeva l'eros per questa Confraternita e come si ritrova nei suoi scritti?
Indice
Introduzione - Il Bosco mistico di William Morris
Il Bosco oltre il Mondo
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