a cura di Marco TARCHI
Firenze, 2010, Vallecchi (I Saggi)
ISBN: 978-88-8427-148-8
Br, dim. [hxl]: 210x145, pagine: 480, prezzo: € 18,00
Copertina: Salieritre
Note di copertina
Cos'erano i Campi Hobbit e come si è svolta l'ascesa politica dei ragazzi che tra il 1977 e il 1980 parteciparono ai tre «festival della giovane destra»? Quali erano i loro ideali e perché la loro tanto attesa rivoluzione, iniziata a suon di musica e spettacoli, tra tendopoli e mercatini, si è rivelata in quegli anni impossibile? Hobbit/Hobbit fu il libro che di quei Campi raccontò, con la voce dei protagonisti, la singolare vicenda. Attorno a questo documento, per ricostruire il profilo di un'esperienza che fu in gran parte anche la sua, Marco Tarchi costruisce un resoconto storico basato su analisi scientifica e recupero di numerose, preziosissime fonti. La rivoluzione impossibile è il tassello mancante delle tante ricostruzioni proposte del «fascismo degli anni di piombo», dove a emergere è il lato confuso e contraddittorio, ma anche luminoso e ludico, intriso di passioni e ambizioni ingenue e insieme costruttive, che fece da contraltare al versante oscuro, così spesso descritto come il carattere dominante dell'«arcipelago nero» di quell'epoca. Un lato che talvolta si incrociò con l’altro, vi si confuse o ne fu sopraffatto, ma riuscì a prevalere in molti militanti che nella stagione più dura della guerra per bande nere e rosse non smarrirono né l’anima né il senno né la dignità.
Indice
PREMESSA Alla ricerca della comunità. I Campi Hobbit fra tentazione della modernità e sindrorme del ghetto HOBBIT/HOBBIT Prefazione Introduzione Progetto, itinerario, prospettive PARTE I. CAMPO HOBBIT 1 Perché Campo Hobbit Gioia di vivere, gioia di combattere per il nostro ideale Campo Hobbit I "Campo Hobbit" tra sogno e realtà Anche la destra ha il suo "Parco Lambro" Campo Hobbit I A cantafascio Campo Hobbit I, un'altra prova che la giovane destra ha saputo superare Uno schiaffo in faccia al regime Un controfestival pop per i giovani di destra La destra alla ricerca del pop Dove va la destra giovane Premono il grilletto e fanno "pop" Si può fare d'ogni suono un fascio? PARTE II. CAMPO HOBBIT II Campo Hobbit 2: non è solo una festa Campo Hobbit 2: un riuscito appuntamento. Musica e idee per i giovani del Fdg Hobbit e Wastock: due mondi a confronto Hobbit due Voglia di dire e di fare "Campo Hobbit" numero due: un'occasione sprecata Un'occasione vissuta Una critica per fare meglio Una festa senza pretese Darsi uno "stile di vita" Non rifiutare i "cioè" Pro/contro Campo Hobbit 2. A macchia d'olio Ultimo scontro su "Hobbit 2" Su Campo Hobbit 2 Una destra Arcana Lambro/Hobbit PARTE III. CAMPO HOBBIT III Camproviamoci Verso Campo Hobbit III Verso il terzo Campo Hobbit Un nuovo incontro per un rilancio Un invito a farsi sotto Prime norme organizzative Comunicato per Hobbit III Un villaggio torna a vivere L'uomo e la festa Negro Il Libro rosso dei confini occidentali Vertex Altro che "vendere libri" Musica nuova in cucina Un "estratto" dal dibattito sulla musica ad Hobbit 3 Simboli e identità All'Hobbit... all'Hobbit... all'Hobbit! Visioni: dall'interno e dall'esterno Una festa e un segreto Etologia hobbitiana Come duce vogliamo il Signore degli Anelli Ai confini del mondo conosciuto L'evoluzione della specie fascista in un campo d'Abruzzo Una festa a lungo attesa Campo Hobbit e dintorni Conclusione. Oltre il muro del silenzio L'ultima canzone (ai Rifugi Oscuri) PARTE IV. A POSTERIORI Il "Signore degli Anelli" e la Nuova destra "Il Signore degli Anelli" e i Campi Hobbit Campo Hobbit: quella festa a lungo attesa Campo Hobbit trent'anni dopo: quando eravamo topi di fogna Con gli Hobbit del Sannio la destra sognò All'Hobbit, all'Hobbit... siam fascisti! La giovane destra italiana nei Campi Hobbit POSTFAZIONE I Campi Hobbit, la Nuova destra e la "destra nuova". Una controversia politico-genealogica
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