di Geminello ALVI
Milano, 2001, Mondadori
ISBN: 88-04-49723-8
Ri/Sc, dim. [hxl]: 225x145, pagine: 184, prezzo: Lit. 28000
Copertina: Cristiano Guerri
Note di copertina
Aeronauti ossessionati dalla leggiadra meccanica del volo per arrivare a schiantarsi su astrusi marchingegni, temerari acrobati che tentano ardimenti impossibili sui tetti delle metropoli e trasvolatori che contendono alle aquile i picchi alpini scavalcandoli su scricchiolanti monoplani. E poi, pugili ammazza-giganti e lottatori irredentisti; ciclisti imbroglioni, podisti ispirati e domatori di tigri; poeti drogati, attori bugiardi, scrittori infantili, pittori monocromi...
Le quarantadue biografie raccontate da Geminello Alvi, vite di uomini noti, ignoti e seminoti, da Geronimo a Primo Carnera, da Pancho Villa a Cary Grant, da Hans Christian Andersen a Che Guevara, dal domatore Swami Sohong alla digiunatrice Therese Neumann, sono accomunate non solo dalla stravaganza e dall'eccesso, ma da una sorta di bisogno, assolutamente umano, di rendere omaggio alla vita, ai suoi sogni e alle sue infinite potenzialità, fino al suo culmine o alla perdizione.
Insomma, i quarantadue ritratti che compongono questo libro non sono solo altrettanti incredibili, fulminanti, patetici, comici, tragici inni alla follia degli uomini, alle loro imprese più grandiose e alle loro ossessioni più perniciose; il loro essere "fuori del mondo" è, in maniera neanche tanto paradossale, l'unico modo per essere veramente dentro al mondo, dove più intensamente e febbrilmente pulsa il senso della vita e la possibilità della sua pienezza.
Ed essendo poi evidente, come suggerisce lo stesso autore, che "i più autentici, i migliori libri autobiografici sono i libri di biografie altrui", ogni lettore si potrà esercitare a cogliere, nella dismisura e negli abissi di queste vite, non solo le simpatie e le predilezioni dell'autore, ma le proprie più segrete pulsioni verso un estremo o un altro, e infine la propria commossa adesione verso un destino che, avessimo avuto più coraggio, più determinazione e meno remore - in una parola: più semplice e pura pazzia - forse avrebbe potuto essere il nostro.
Indice
<Omissis>
John Ronald Reuel Tolkien filologo
<Omissis>
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