Direttori: Piero Boitani, Mario Mancini, Alberto Vàrvaro
Roma, 2004, Salerno Editrice (Lo spazio letterario del medioevo 2)
ISBN: 88-8402-438-2
Ri/Sc, dim. [hxl]: 250x180, pagine: 774 (ill. b/n e col. f.t.), prezzo: n.i.
Copertina: La quête du Graal, Dijon
Note di copertina
Dal 1800 fino ai giorni nostri il Medioevo romanzo e germanico ha avuto una incredibile vitalità nella cultura occidentale. Non si tratta soltanto della celbrazione del più remoto Medioevo germanico, che assurge ad elemento essenziale per la costituzione dell'identità tedesca, come sarà evidente fino a Wagner. Il romanzo storico, sulla sica di Walter Scott, è anch'esso molto legato all'ambientazione medievale, ch è poi costitutiva del romanzo che non per niente sarà chiamato gotico. Non diversa è la fortuna della nostra epoca nel melodramma. Temi come quelli di Tristano o di Arturo o dell'Alessandro letto in chiave medievale conservano un fascino che non si attenua.
In tutti i suoi filoni la presenza medievale nella letteratura e nell'arte moderna altera liberamente, in direzione dell'irrazionale e dell'esoterico, il dato storico: ne sono prova evidente il tema del Graal e quello dei Templari, spesso imprevistamente combinati assieme. Non sorprende, dunque, che anche l'uso del Medioevo nella teoria (e qualche volta nella proassi) politica sia in chiave irrazionalistica. Più recentemente, il cinema ha ripreso a suo modo tutti questi temi, facendo diventare popolare un Medioevo insieme cupo e grandioso, che poco ha a che fare con quello che la storia ci insegna.
Parallelamente, la storia culturale e letteraria ha avuto uno sviluppo non meno ampio, grazie ad un certo numero di grandi studiosi, la cui opera è stata di modello per generazioni di allievi, e grazie alla diffusione della medievistica in tutti i paesi europei e anche nell'America del Nord e in Giappone. Non minore importanza ha vuto l'ascolto delle "voci soffocate", quelle delle donne, delle mistiche, di altre "differenze", che il Medioevo pure lascia percepire.
Il nostro volume rappresenta questa ampia tematica attraverso una serie di monografie che illuminano punti nodali e figure esemplari. Esso si chiude con un ampio e stimolante saggio di Piero Boitani, che tira le fila di questa seconda serie de Lo Spazio letterario del Medioevo.
Indice
<Omissis> CLAUDIA CORTI, Dal medievale al medievalismo: la nostalgia moderna del passato (W. Morris, C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien) 1. W. Morris, ovvero il Medioevo simbolico 2. C.S. Lewis, ovvero il Medioevo allegorico 3. J.R.R. Tolkien, ovvero il Medioevo anagogico Bibliografia essenziale <Omissis>
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