di Alison LURIE
Traduzione: Francesco Saba Sardi
Titolo originale: Don't tell the Grown-Ups (1989)
Milano, 1993, Arnoldo Mondadori Editore (Infanzie)
ISBN: 88-04-37198-6
Br, dim. [hxl]: 210x150, pagine: 120, prezzo: € 7,40
Copertina: foto © Johner 50
Note di copertina
I libri per bambini contengono tutti, per definizione, una "morale" edificante? Insegnano tutti le virtú decretate tali dal conformismo sociale? In questa sua originalissima opera Alison Lurie dimostra che così non è. Molti dei più importanti libri per bambini contengono anzi un messaggio sovversivo, di rifiuto delle prevaricazioni e dei moralismi fasulli dei "grandi" di ogni genere imposti ai "piccoli". I bambini sono una "tribú" a sé stante e i libri in questione sono i loro sacri testi, quelli che minano le convinzioni degli adulti ed esaltano libertà, indipendenza, volontà di esplorare il mondo e conoscerlo in maniera autonoma. Gli esempi? Non mancano certo ne Le avventure di Tom Sawyer, in Peter Pan, persino in Winny-Puh e in tante altre opere a volte guardate con sospetto dai "grandi", dimentichi che la disobbedienza non di rado è creativa e «meno pericolosa di quanto affermi la mamma».
Indice
Prefazione Letteratura infantile sovversiva Folclore come libertà «Guidate piano, elfi»: gli adulti e la moda del folclore Liberazione animale: Beatrix Potter Il bambino che non poteva crescere: James Barrie Storie a lieto fine: Frances Hodgson Burnett Nel cantuccio di Puh: Alan Alexander Milne Eroi della nostra epoca: Tolkien e White Il potere di Smokey: Richard Adams Il folclore dei bambini
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