di Tullio BOLOGNA, Gianfranco DE TURRIS, Stefano GIULIANO, Paolo GULISANO, Adolfo MORGANTI, Mario POLIA
Rimini, 2002, Il Cerchio iniziative editoriali (fantàsia)
ISBN: 88-8474-012-6
Br, dim. [hxl]: 210x150, pagine: 200, prezzo: € 15,00
Copertina: Gandalf e Pipino di Luca Michelucci
Note di copertina
Il Signore degli Anelli: un libro di 1350 pagine che ha abbondantemente superato, in Italia, le 50 ristampe, per di più non solo senza l'appoggio, ma proprio contro il sistema di potere della cultura "ufficiale" italiana, per motivi ideologici di cui oggi cominciano finalmente a vergognarsi anche i numerosi superstiti di quegli anni, non può non costituire un caso letterario.
Questo libro nasce proprio per spiegare il Mistero della Bellezza e del Mito che J.R.R: Tolkien ha saputo apprendere dai secoli della grande tradizione culturale europea e ha riproposto nell'epopea della Terra di Mezzo, che dalla cosmogonia del Silmarillion giunge fino a Lo Hobbit e a Il Signore degli Anelli. Per dare a questo successo una spiegazione sono stati necessari strumenti diversi: l'antropologia culturale, la storia delle religioni, la storia della letteratura medievale, la critica letteraria contemporanea.
Gli Autori chiamati a comporre questo volume sono stati prescelti proprio per la loro capacità di entrare nel corpo vivente del mondo tolkieniano e di capirne a fondo la vita spirituale e perché ne sono stati, fra i primi in Italia, profondi studiosi 20 e più anni prima che il successo planetario del film di Peter Jackson portasse finalmente Tolkien sulla bocca di tutti.
Indice
Le radici profonde di un grande successo Gianfranco de Turris Il caso Tolkien Mario Polia Creatore di mondi. Tolkien e la cosmogonia Adolfo Morganti Tolkien medioevista. Stefano Giuliano Potere tirannico e autorità regale nel Signore degli Anelli Paolo Gulisano Tolkien: l'Omero cristiano del XX secolo Tullio Bologna Tolkien... e gli altri Appendice: Gianfranco de Turris La cattiva conoscenza della cultura italiana di fronte a Tolkien e alla sua opera
Si tratta della ristampa di un volume intitolato "J.R.R. Tolkien Creatore di Mondi" edito sempre da il Cerchio nel 1992, che racchiudeva quattro saggi ed un'Appendice su Tolkien.
Gli stessi quattro saggi ci vengono riproposti con l'aggiunta di altri due, e con un'integrazione all'Appendice. Ma andiamo ad analizzarli brevemente uno per uno.
Gianfranco de Turris - IL CASO TOLKIEN.
È l'introduzione che de Turris ha scritto per l'edizione Ares della
Biografia di Tolkien scrita da Carpenter; dato che nella nuova edizione
Fanucci l'introduzione è cambiata, ecco un'occasione per leggersela. De
Turris traccia una storia dell'arrivo in Italia del Signore degli Anelli ed
espone alcune sue ipotesi sul perché sia piaciuto alla destra, e sia stato
boicottato dalla sinistra. La conclusione è che è andata così perché così doveva andare.
Mario Polia - CREATORE DI MONDI. TOLKIEN E LA COSMOGONIA
Un'analisi della Cosmogonia di Tolkien con riferimenti incrociati alle
cosmogonie indiana, nordica, ed altre. Secondo me il saggio più
interessante del libro.
Adolfo Morganti - TOLKIEN MEDIOEVISTA
In realtà non si parla (come si potrebbe pesare) del lavoro di filologo di
Tolkien, ma della sua vita e di come le sue vicende personali lo abbiano
portato al lavoro di filologo.
Stefano Giuliano - POTERE TIRANNICO E AUTORITA' REGALE NEL SIGNORE DEGLI
ANELLI
Un'analisi del Potere nel Signore degli Anelli. L'Autore sostiene che vi
siano nel SdA due distinti tipi di potere: quello Oscuro, cattivo, e quello
dell'autorità regale (buono). Questo è uno dei due saggi nuovi.
Paolo Gulisano - TOLKIEN: L'OMERO CRISTIANO DEL XX SECOLO
L'altro saggio nuovo. È più o meno un riassunto delle tesi espresse da Gulisano in Il mito e la Grazia, ovvero tratta di "Tolkien come scrittore Cristiano".
Tullio Bologna - TOLKIEN... E GLI ALTRI
Un saggio sulla fantasy, e sul rapporto che la fantasy ha con l'opera di
Tolkien. Purtroppo il saggio è datato (è del 1992, e sarebbe proprio
stato il caso di dargli una rinfrescatina), e sorge il dubbio che anche
quando fu scritto l'Autore non fosse completamente al corrente del mondo
della fantasy e di quali fossero i suoi rappresentanti più peculiari.
Diciamo che in realtà più che del mondo della fantasy l'Autore parla di quella parte della fantasy che ha letto e che gli è piaciuta. Alcuni nomi
di autori brillano per la loro assenza.
Appendice:
Gianfranco de Turris - LA CATTIVA COSCIENZA DELLA CULTURA ITALIANA DI
FRONTE A TOLKIEN ED ALLA SUA OPERA
La sostanza di questo articolo si può riassumere in una frase: "tu non sei degno di baciare la terra sotto i miei piedi perché nel 1971 io scrivevo
su Tolkien e tu lo stroncavi, o lo ignoravi, o nel migliore dei casi non
eri ancora nato, e quindi qualsiasi cosa tu possa scrivere è solo
robaccia, a meno che tu non dica le stesse cose che dico io, ma anche
allora le puoi dire solo se sei il tipo giusto di persona, e comunque
sempre ricordando che io le ho dette prima di te."
All'appendice originale, che faceva riferimento agli articoli comparsi
sulla stampa nazionale in occasione del centenario di Tolkien, si aggiunge
ora una seconda parte che invece tratta gli articoli usciti per il film di
Peter Jackson.
La argomentazioni di de Turris sono:
Chiunque sia di sinistra non deve osare parlare di Tolkien: se ne parla
male non capisce niente, se ne parla bene è un idiota perché negli anni '70 ne parlava male.
Chiunque sia Cattolico può parlare di Tolkien solo ed unicamente se lo fa
ininterrottamente dagli anni '70, ed usando gli stessi argomenti che usa de
Turris. Guai a chi dice che Tolkien è un autore cattolico. E guai anche a
chi dice che non lo è.
Chiunque sia di destra può parlare di Tolkien, ma solo ed unicamente se è d'accordo con de Turris.
Chiunque accusi Tolkien di essere di destra non capisce nulla. Chiunque
però osi sostenere che Tolkien non è di destra è altrettanto incapace. E poi chi dica che Tolkien non è né di destra né di sinistra evidentemente è solo un povero mentecatto.
P.S.: messaggio per il dr. de Turris. Negli anni '70 io andavo alle elementari, ma i miei mi raccontavano il Signore degli Anelli mentre lo leggevano. Non so se questo mi autorizza a parlare di Tolkien, mi faccia sapere.
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